Realizzare PCB in casa

Un metodo consiste nell’uso del photoresist dry film.
Si può acquistare positivo oppure negativo e richiede la stampa specchiata del lato rame su un foglio di acetato.

Prima si deve applicare il dry film sul rame del pcb e per farlo si può fare uso di un laminatore.

Una volta applicato il photoresist si deve lasciare asciugare un po’ e poi lo si può illuminare con raggi ultravioletti.

Lo sviluppo si fa con del carbonato solvay (carbonato di sodio) fino all’eliminazione del residuo di photoresist dal rame.

Successivamente si incide il rame con cloruro ferrico oppure con Persolfato di sodio che si può acquistare in polvere da disciogliere in acqua.

Agente chimicoTempo medio di incisione (rame 35 µm, soluzione calda e agitata)Note pratiche
Persolfato di sodio (Na₂S₂O₈)15–30 minPulito, non macchia come il cloruro ferrico. Richiede temperatura 40–50 °C per efficienza.
Cloruro ferrico (FeCl₃)10–20 minPiù rapido, ma sporca molto e lascia residui difficili da pulire.
Acido cloridrico + acqua ossigenata (HCl + H₂O₂)5–15 minMolto veloce, ma più pericoloso da maneggiare; produce vapori irritanti.
Solfato rameico rigenerato (CuSO₄ con corrente)Variabile (20–40 min)Usato in processi elettrochimici; più controllabile ma richiede alimentazione elettrica.

Serie di Connettori JST

Tabella comparativa con sigle delle serie JST

Sigla (serie)PassoCorrente tipicaBloccaggio/meccanicaUso tipico
PH2,0 mm~2 ASenza latch, wire-to-board, basso profiloPCB compatti, sensori, strip LED leggere
XH2,5 mm~3 ASenza latch, wire-to-board, robustoPCB consumer, pacchi batteria, stampanti 3D
VH3,96 mm~10 ASenza latch, wire-to-board, pin più massicciAlimentazioni, motori, carichi pesanti
SH1,0 mm~1 ASenza latch, ultra low‑profileWearable, moduli wireless, PCB densissimi
SM2,5 mm~3 ACon latch, wire‑to‑wire (plug/socket)LED addressable, cablaggi esterni, RC

Nota: “JST‑SM” è un nome usato comunemente ma non è una serie ufficiale del catalogo JST; è un connettore wire‑to‑wire con clip di blocco, spesso fornito da terze parti e non compatibile con gli housing PH/XH/VH/SH.


Dettagli pratici e consigli sintetici

  • Compatibilità passo: PH 2,0 mm vs XH/SM 2,5 mm; non sono intercambiabili sul PCB.
  • Orientamento: le serie PH/XH/VH/SH sono wire‑to‑board; SM è wire‑to‑wire con latch, ideale per connessioni esterne rimovibili.
  • AWG tipico: PH/XH ~AWG 28–24; VH ~AWG 22–18; SH ~AWG 32–28; SM ~AWG 26–22.
  • Pin range comune: PH/XH 2–16; VH 2–10; SH 2–12; SM 2–5 (più diffusi 2–3 pin).
  • Crimpatura: usa pinze dedicate; contatti PH/XH/SH/VH hanno terminali specifici non compatibili tra serie.

Come resettare un modulo con ESP32

Alcune volte può capitare che i moduli ESP32 non si riescano più a programmare.
Questo può accadere a seguito dell’installazione di applicazioni che vanno a toccare il bootloader oppure a seguito di installazioni che trasformino ESP32 in tastiere bluetooth.

In questi casi è necessario procedere al reset del bootloader.

Per farlo è necessario scaricare il bootloader. Lo si può scaricare da https://github.com/itsbhupendrasingh/ESP32-Factory-Reset-S2-and-bootloader/raw/Master/Factory_Reset_And_Bootloader_Repair.bin&v=3oEvXhgHZHo

L’operazione di reset si esegue online con un’applicazione javascript di esptool:

https://espressif.github.io/esptool-js

Da qui si può fare Connect. Il sistema chiederà a quale porta ci si intende connettere. Scegliere quella dove è connesso ESP32.

Se il sistema risponde con “Unable to connect…”. E’ necessario tenere premuto “Boot” per qualche secondo nel mentre che si cliccca su connect.

Il sistema avviserà dell’avvenuta connessione.

A quel punto si può caricare il file bin scaricato in precedenza e poi cliccare su “Program”.

Il bootloader dovrebbe essere a posto.

Applicare una displace map in Blender

Quando si realizza un disegno 3d con Blender non sempre è facile disegnare il rilevo sulle superfici esterne.
Per farlo più semplicemente si può usare il modificatore “Displace“.

Immaginiamo di voler applicare una texture in rilievo di una corteccia d’albero sulla superficie laterale di un cilindro.

La prima cosa da fare è aggiungere il modificatore “Displace”, ricordandosi di sceglier nel menu a tendina delle coordinate il valore “UV”.

Poi si deve andare nell’area delle texture dove il sistema avrà già creato un nuova texture.

Qui si può caricare da disco l’immagine della texture della corteccia.

Una volta fatto questo si può andare in edit mode e aumentare la risoluzione verticale delle facce laterali del cilindro, premendo CTRL+R e selezionando come suddivisioni almeno 30.

Ora si possono selezionare i vertici della superficie laterale e crearne un gruppo, usando le funzionalità cui si accede con il triangolino verde, assegnando a questo gruppo un nome.

Questo gruppo può essere selezionato come “Vertex group” del modificatore “Displace”.
Per renderlo più efficace nel modificatore “Displace” è meglio inserire 0.1 al massimo nel campo “Strength” e lavorare con Middleval.

Per migliorare l’effetto si può aggiungere il modificatore “Subdivision surface” prima del “Displace” e inserire 4 nel “Levels vieport” e 3 nel Render.

Nel video seguente si vede una procedura funzionante del tutto:

Convertire file gerber in gcode

Da qualche tempo sto realizzando un progetto per disegnare il circuito stampato direttamente su basetta ramata.

A differenza di quello che si fa normalmente con una cnc questo consente di realizzare il pcb con il metodo classico, saltando però il complicato passaggio del bromografo e delle problematiche legate all’impressione con gli UV e l’incisione del photoresist.

In pratica si disegna direttamente sul rame e poi si passa all’incisione con il cloruro ferrico.

Per farlo si può utilizzare questo comodissimo tool che si trova su github che crea un file gcode a partire dal disegno gerber delle tracce dello stampato.

L’applicazione si trova al seguente link github:

GerberToGcode

Esiste anche una mia versione perfezionata al seguente indirizzo github:

GerberToGcode di Paride Zavoli

Visualizzazione percorsi gcode online

Esiste un ottimo sito online che consente la visualizzazione dei percorsi contenuti all’interno di un file gcode.
Il link è il seguente:

p.gcode – NCViewer

E’ sufficiente copiare e incollare un testo gcode oppure trasferire un file gcode e l’interfaccia farà immediatamente vedere il percorso della fresa (o della penna nel mio caso).

Tutto realizzato in Javascript sul browser.

Comodissimo e consigliatissimo.

Controllo luminosità di un LED

In questo video https://youtu.be/YuZUjuQqlQ4 riprendo un video di Paolo Aliverti commentando il motivo per cui Paolo rileva differenze notevoli tra il circuito teorico da lui descritto e quello pratico da lui realizzato.

Nell’effettuare le misure con il multimetro Paolo dimentica un aspetto fondamentale, ossia le tensioni di alimentazione dell’operazionale e il fatto che questo non sia ideale.
Tenendo conto di questo aspetto, le misurazioni effettuate concordano perfettamente con quanto calcolato teoricamente.

Seguite anche Paolo.

paolo aliverti – YouTube

Seguite il mio canale di divulgazione:

https://www.youtube.com/@ilfalegnamedigitale8323